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Regolamento urbanistico a volumi zero

Il sindaco Nardella e l'assessore Meucci hanno presentato il nuovo strumento di pianificazione. Inizio della discussione in Consiglio il 9 febbraio

Rigenerazione, sosteniblità e lavoro solo le parole d'ordine del nuovo regolamento, il primo di cui Firenze si dota dopo 15 anni.

Come ha spiegato il primo cittadino, "rigenerazione singifica grande impegno nella trasformazione degli 800mila metri quadrati di immobili dismessi, vecchie fabbriche, di uffici e abitazioni ma sempre a volumi zero" ovvero senza cementificare un metro cubo in più. 

Sostebililità invece, secondo Nardella, significa investire "sul risparmio energetico e sui social housing, attivando fino a 50mila metri quadrati di nuova edilizia sociale per i giovani e le famiglie".

Lavoro infine perchè, grazie al regolamento che sblocca la demolizione e ricostruzione di 800mila metri quadrati, si possono attivare 10mila nuovi posti di lavoro per un miliardo e mezzo di euro di investimenti".

Fra gli altri numeri del nuovo regolamento, i 65 milioni di euro di oneri di urbanizzazione che deriveranno dalle trasformazioni, le 107 aree destinate a servizi come piste ciclabili, parcheggi, impianti sportivi e parchi.

Introdotta la possibilità di frazionare gli appartamenti anche quando uno di quelli ricavati avrà una superficie inferiore ai 50 metri quadtati. L'unica condizione è che si trovi fuori dalle zone cittadine protette dall'Unesco (a partire dal centro). 

Infine è prevista anche l'introduzione di forme di tutela per le botteghe storiche.

"Introduciamo una norma che risponde alle esigenze della città e dei giovani - ha commentato l'assessore Titta Meucci - Questi ultimi potranno utlizzare temporaneamente immobili dismessi, avviare attività sperimentali mentre i padroni di casa potranno recuperare risorse per mantenere gli immobili".

Per quanto riguarda il frazionamento delle abitazioni, l'assessore ha ribadito che nel centro storico l'unità immobiliare minima non potra' esser al di sotto dei 50 metri quadrati mentre "fuori dall'area Unesco sarà possibile ricavarne anche uno di 28 metri quadrati".

Fra gli strumenti anti-degrado c'è anche la possibilità di cedere gratuitamente gli spazi utili alla collettività.