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Trascrizione nozze gay, è scontro Diocesi-Comune

Duro editoriale di ToscanaOggi contro l'ultima mossa di Palazzo Vecchio: "Tradito il sentire comune".La replica: "Una scelta pragmatica e di legalità"

L'ultima polemica nasce dall'articolo apparso ieri sul settimanale vicino alla Curia in cui a nome del "mondo cattolico" si critica senza appello la decisione del Comune di consentire la trascrizione delle nozze gay contratte all'estero nel registro delle unioni civili di Palazzo Vecchio.  Una scelta inaccettabile, almeno secondo ToscanaOggi, che parla di "palese stravolgimento della grammatica antropologica di base" e di “travisamento dei canoni fondamentali della struttura sociale”, con cui Palazzo Vecchio avrebbe “tradito il sentire comune della gente trasmesso da secoli”. Dal punto giuridico, invece, quella del Comune è una delibera che sarebbe in contrasto con le norme nazionali, tra cui la famosa circolare del Ministro Alfano che impone ai prefetti l'annullamento delle trascrizioni

Un attacco a palle incatenate, insomma, che non manca di suscitare una replica a stretto giro da Palazzo Vecchio. "La delibera non aggira in alcun modo la circolare dei prefetti e non viola alcuna legge anagrafica” ribatte la vicesindaco Cristina Giachi. La delibera approvata, aggiunge, “sceglie la strada del pragmatismo e della legalità”, per “promuovere pari opportunità alle unioni fra cittadini”, nel rispetto della “dignità dei singoli e delle loro relazioni.