Le cause derivano principalmente dalle ore trascorse alla scrivania, i movimenti ripetitivi e le posture scorrette che, con il tempo, possono compromettere il benessere muscoloscheletrico, causando fastidi che, se trascurati, tendono a cronicizzarsi.
Spesso si sottovaluta quanto la quotidianità lavorativa possa incidere sulla salute della colonna vertebrale, soprattutto in ambienti non ergonomicamente adeguati. Le cause del dolore lombare o cervicale non sono sempre immediate da identificare, spesso derivanti da un insieme di fattori posturali, ambientali e comportamentali. Approfondiamo meglio l’argomento.
Come far passare il mal di schiena da lavoro?
- stretching del tratto cervicale: inclinare lentamente la testa verso una spalla, mantenendo la posizione per 20-30 secondi, poi ripetere sull’altro lato;
- allungamento della schiena: in piedi o seduti, intrecciare le mani sopra la testa e spingere verso l’alto, distendendo la colonna vertebrale;
- bobilizzazione del bacino: da seduti, inclinare il bacino in avanti e poi all’indietro, per attivare la muscolatura lombare e pelvica.
Sarebbe oltremodo utile praticare attività come yoga, pilates o ginnastica posturale, discipline che favoriscono l’equilibrio muscolare completo.
Quando preoccuparsi?
Non tutti i dolori alla schiena richiedono un intervento medico immediato, seppur sia indicato prestare attenzione ad alcuni segnali specifici. Se il fastidio persiste per più di qualche settimana, si intensifica nel tempo (o è associato a sintomi come formicolio, debolezza muscolare o difficoltà nei movimenti), è bene consultare uno specialista.
Un altro campanello d’allarme è rappresentato dal dolore notturno che impedisce il sonno, o da similari irradiati verso gli arti inferiori, sintomi che potrebbero indicare la presenza di ernie o compressioni nervose.