Attualità

'Progetto Firenze' si svela alla città

L'associazione che già aveva esposto uno striscione sul Ponte Vecchio si è presentata con un flash mob per dire non all'overtourism

Non è una lista civica e non ha scopi elettorali. Così si legge nella nota di presentazione di 'Progetto Firenze', l'associazione che già nei giorni scorsi aveva cominciato a far parlare di sé soprattutto dopo l'esposizione dello striscione 'Firenze non è in vendita' dal Ponte Vecchio. Lo stesso aperto stamattina in piazza Santa Croce durante il flash mob con cui 'Progetto Firenze' si è presentata. 

Ma oltre a dire cosa non è, l'associazione ha spiegato cosa è, cioè una realtà "aperta a quanti abbiano intenzione di offrire contributi critici e costruttivi. Progetto Firenze vuole dare voce al disagio di vivere nella Firenze di oggi. Un disagio che nasce sopratutto dall’incapacità di gestire il turismo globale da parte delle amministrazioni comunale, metropolitana e regionale. Politiche che a parole si vorrebbero ispirate a contenere il turismo mordi e fuggi e ripristinare la vivibilità a Firenze, ma che nei fatti sono incongruenti con tali obiettivi, semmai efficaci solo nell’aumentare ulteriormente i flussi di turisti in arrivo a Firenze e a spopolarla dei suoi residenti". 

Politiche che, spiega ancora l'associazione "tengono conto dell’Overtourism, ovvero della saturazione sociale del fenomeno turistico in relazione alle politiche di sviluppo territoriale". Questo significa, per 'Progetto Firenze', che "Firenze non diversifica dal punto di vista economico e la città perde giorno dopo giorno la propria identità. Il turismo si trasforma da risorsa in rendita passiva, e il pubblico, per far cassa, è costretto a mettere in vendita il proprio patrimonio".

Dall'associazione, il cui sito è online, è quindi partito un appello per non ridurre Firenze a "un brand da promuovere sul mercato globale" rivolto "a tutti i comitati di Firenze, quelli che hanno meritoriamente adottato i problemi di specifiche strade o piazze, o lottano la malamovida, fino ai gruppi di cittadini per la difesa dell’ambiente: confrontiamoci tutti insieme e formiamo un’unica forza. Il rapporto con il potere politico non deve dividerci, ma all’opposto unire, perché uniti si vince. Lo dobbiamo alla nostra città, Firenze".