Davanti all'ufficio scolastico regionale di Firenze docenti, dirigenti e personale Ata hanno manifestato per "l'importanza di un'istruzione senza censure e condizionamenti" per solidarietà nei confronti della professoressa sospesa a Palermo perché i suoi allievi hanno paragonato le leggi razziali al decreto sicurezza. Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno manifestato in concomitanza con l'evento di Palermo.
Paola Pisano, segretaria Flc-Cgil Firenze ha commentato "Ci sentiamo vicini alla professoressa e a tutti gli insegnanti che temono di svolgere correttamente il loro lavoro". La professoressa Dell'Aria "ha subito un'ingiustizia - ha poi proseguito Pisano - un abuso di potere che oltretutto va contro la nostra Costituzione perché la libertà di insegnamento è assolutamente sancita, ma le scuole sono piene di insegnanti che hanno paura a svolgere il loro lavoro per le ripercussioni che ne possono derivare. È la cosa più grave del clima che si sta vivendo in questo Paese, questa situazione è di una gravità inaudita e dobbiamo interromperla".
Dopo l'incontro in prefettura avvenuto a Palermo con i ministri Matteo Salvini e Marco Bussetti e l'ipotesi di revoca della sanzione, la professoressa di Italiano e Storia dell'istituto tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo Rosa Maria Dell'Aria ha commentato "Non vorrei che passasse un messaggio sbagliato, cioè che si è trattato di un atto di clemenza o grazia nei miei confronti, perché se è stato riconosciuto ai più alti livelli che sono esente da colpe la mia unica richiesta è che ufficialmente sia dichiarata la mia estraneità e che la sanzione inflittami è ingiusta".