La protesta si è svolta contemporaneamente in varie città italiane, fra cui Roma, Torino, Genova, Palermo, Brescia. In Toscana presidi analoghi a quello di Firenze sono stati organizzati anche a Viareggio, Pisa e Livorno.
"Il trasporto pubblico da bene comune ed essenziale quale dovrebbe essere - si legge in un comunicato firmato da Cobas e Cub trasporti - è invece considerato dai governanti una merce di scambio dove sicurezza ed efficienza sono sovrastati da sfruttamento e speculazione".
"I lavoratori del trasporto pubblico locale hanno un contratto nazionale di lavoro scaduto da otto anni in cui hanno anche subito cancellazioni di diritti base . conclude la nota - intanto le aspettative degli utenti sono state bistrattate a suon di tagli ai sevizi e aumenti del costo dei biglietti. La strada delle privatizzazioni umilia i diritti di lavoratori e cittadini. Fermiamola!!!".