Cronaca

Profumo di cosca, sequestro per quasi 2 milioni

Confermato in Appello il provvedimento attuato su immobili e soldi dalla guardia di finanza pistoiese nell'ambito dell'operazione Octopus

Erano 10 fabbricati, 6 complessi aziendali, 83 effetti cambiari e un conto corrente per un valore complessivo di quasi due milioni di euro, 1.894.078 per la precisione: ora quel sequesto effettuato dai militari della guardia di finanza di Pistoia nel corso dell'operazione Octopus per il sospetto che fossero nella disponibilità o comunque collegabili a organizzazioni mafiose è stato confermato dalla Corte d'Appello di Firenze, terza sezione penale.

La confisca risale all'ottobre 2017 a seguito di indagini patrimoniali svolte dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Pistoia sotto la direzione della procura di Firenze, diretta dal dottor Giuseppe Creazzo. Il provvedimento emesso a suo tempo dal tribunale di Firenze su richiesta del procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dei sostituti Antonino Nastasi e Fabio di Vizio della procura di Firenze, fu eseguito nei confronti di un professionista ritenuto in contatto con “cosche calabresi”

L'uomo era ritenuto a capo di un sodalizio criminale, operante in Pistoia, dedito al riciclaggio di denaro sporco proveniente da attività illecite connesse a reati tra cui usura, bancarotta fraudolenta, esercizio abusivo del credito nonché reati contro il patrimonio. "L’attività svolta - ricorda il comando provinciale pistoiese delle Fiamme Gialle in una nota - fece emergere una fitta rete di attività commerciali, beni mobili ed immobili, ubicati nelle province di Pistoia e Firenze, intestati a soggetti terzi prestanome. Tale complesso patrimoniale non ha poi trovato adeguata giustificazione nei redditi ufficialmente percepiti" dalle persone coinvolte.