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Piste ciclabili, Firenze più sicura di Milano?

Il Codacons lancia l'allarme e crea un precedente nazionale sulla manutenzione delle piste ciclabili segnalando i pericoli di una smart city

Rimbalza anche nella Smart City di Firenze l'allarme lanciato dal Codacons che ha presentato un esposto alla Procura di Milano sulla progettazione e manutenzione delle piste ciclabili urbane del capoluogo lombardo. Un allarme appello che accende i riflettori su un problema più volte segnalato anche da associazioni di categoria come la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.
Il capoluogo lombardo e quello toscano sono accomunati dall'aver scelto di potenziare la mobilità alternativa sulle due ruote, un esempio è l'adozione comune del bike sharing free floating. I due sindaci Dario Nardella e Giuseppe Sala hanno parlato di smart mobility anche in un recente incontro pubblico che ha rinsaldato i rapporti tra le due città metropolitane.

"Attenzione a pedalare, perché le piste ciclabili a volte, fanno brutti scherzi" ha sottolineato oggi l'Associazione che a Milano ha presentato un esposto presso la Procura della Repubblica costituendo così un precedente sulla materia della mobilità elementare. "Tanti i casi di piste ciclabili assurde" recita la nota del Codacons sollecitato dai ciclisti milanesi che "giorno dopo giorno si trovano dinanzi a situazioni ridicole, ma soprattutto critiche che mettono a rischio l'incolumità"."Molte più persone - conclude il Codacons - userebbero la bici invece della macchina se le piste ciclabili fossero costruite bene anziché contorte, discontinue, dissestate".

La rete fiorentina è stata recentemente ampliata con nuovi tratti, uno coincide con la tramvia T2 presso il viadotto San Donato a Novoli, e sono stati finanziati progetti per espandere l'asfalto rosso verso la periferia, al contempo è stata migliorata l'illuminazione su alcuni viali inserendo impianti illuminanti a led. Non sono mancate però le critiche in merito ad alcune interruzioni ed attraversamenti ritenuti pericolosi. 

Le associazioni fiorentine  monitorano lo sviluppo della rete ciclabile locale incrociando gli open data del Comune di Firenze con il servizio fornito da Google Maps ed invitano spesso i ciclisti a segnalare situazioni di potenziale pericolo.