Attualità

La robotica in aiuto della mano tetraplegica

Dalla Sant’Anna nuove tecnologie per facilitare il movimento dei pazienti con lesioni spinali. Il progetto in collaborazione con l'ospedale Careggi

Utilizzare le innovazioni raggiunte nei campi degli esoscheletri (robot indossabili), della soft robotics (robotica soffice) e del controllo muscolare di sistemi robotici per lo sviluppo di nuove tecnologie robotiche per agevolare la riabilitazione e facilitare l’assistenza della mano tetraplegica del paziente che ha subito lesioni midollari.

Sono gli obiettivi del nuovo progetto di ricerca Grasp Toscana, finanziato dalla Fondazione CR Firenze  e che nei prossimi due anni sarà sviluppato dall’Istituto Tecip (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

 Il progetto vede la supervisione scientifica di Antonio Frisoli, docente del laboratorio Percro dello stesso Istituto, con la collaborazione dell’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi (Firenze) e delle associazioni Habilia e Atp. 

L’intento è sperimentare nuove tecnologie di robotica soffice per creare esoscheletri robotici per la mano, leggeri e indossabili, in grado di restituire la funzione manuale più naturale ai pazienti con tetraplegia, migliorando così il loro il reinserimento nella vita sociale.

Questo nuovo progetto prosegue l’intento di supportare le persone affette da lesione midollare, seguendo il percorso intrapreso dal progetto Climb per la sperimentazione di uso degli esoscheletri robotici per consentire il movimento delle gambe paralizzate e per consentire ai pazienti di evitare l’utilizzo della sedia a rotelle.

Adesso, la sfida sarà quella di applicare le tecnologie innovative della robotica soffice per l’assistenza della mano tetraplegica.