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La protesi wireless che sostituisce la retina

Traguardo toscano per la chirurgia oftalmica: Pisa e Firenze annoverano ben 30 interventi sui 39 eseguiti in Italia

Sono 39 gli interventi di impianto di protesi retinica Argus II eseguiti dal professor Stanislao Rizzo negli ultimi 5 anni, da quando cioè ha creduto per primo nella tecnologia di Second Sight, la protesi epiretinica che ad oggi rappresenta l’unica risposta efficace volta a migliorare la qualità della vita delle persone affette da cecità, permettendo ai pazienti di riacquistate un buon grado do autonomia.

Un traguardo importante per il nostro Paese e un’eccellenza assoluta nel campo della chirurgia oftalmica per la Regione Toscana, che annovera ben 30 interventi sui 39 eseguiti in Italia.

Come funziona: la protesi, impiantata con intervento chirurgico e ricovero di un giorno, è un dispositivo di neurostimolazione in grado di bypassare le cellule fotorecettrici danneggiate e stimolare le rimanenti cellule retiniche vitali. Grazie ad una piccola videocamera posta sugli occhiali in dotazione al paziente, Argus II cattura e converte le immagini in una serie di piccoli impulsi elettrici, che vengono trasmessi in modalità wireless ad una matrice di elettrodi impiantati sulla superficie della retina. Tali impulsi hanno lo scopo di stimolare le cellule rimanenti della retina, con conseguente creazione di motivi di luce che vengono trasmessi dal nervo ottico al cervello.