Attualità

Operazione trasparenza a Palazzo Vecchio

Bilanci pubblicati on line, incarichi dirigenziali assegnati a rotazione e controllo dei consulenti esterni. Così il Comune combatte la corruzione

"La paura della corruzione non può fermare il progresso del Paese". E' con queste parole che il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha commentato lo scenario dipinto dall'indagine condotta dalla procura fiorentina sul sistema di tangenti che ruota attorno ai grandi cantieri in Italia. Secondo Nardella per sconfiggere il fenomeno servono regole semplici e chiare - e su questo il sindaco ha lanciato un appello al governo - ma anche procedure pubbliche ben definite e trasparenti. 

Proprio come ha cercato di fare in tempi non sospetti il comune di Firenze, approvando lo scorso gennaio un piano anticorruzione fatto di alcune semplici regole per evitare che i dipendenti pubblici possano essere indotti in tentazione. La novità principale riguarda, infatti, i dirigenti che a Palazzo Vecchio non potranno ricoprire la stessa posizione a vita, ma dovranno ruotare. Massima attenzione poi al lavoro dei consulenti esterni e porte chiuse a chi porta con sè palesi conflitti di interesse

I veri "vigilantes" però saranno i cittadini che avranno accesso a tutti i documenti della pubblica amministrazione: oltre ai bilanci, che già sono consultabili on line da anni, nei prossimi mesi incrementerà la mole di atti pubblicati sul proprio portale.

"Questi non sono semplici strumenti burocratici - ha detto Nardella - ma norme che ogni dipendente che lavora in questo comune, dai dirigenti ai quadri agli ultimi funzionari devono conoscere e utilizzare".

Lotta dura insomma i furbetti della pubblica amministrazione, soprattutto ora che Firenze si trova a fare i conti con lacune grandi opere, come la Tramvia, il nuovo stadio e il sottoattraversamento dell'Alta velocità. Opere che secondo Nardella non possono essere fermate per paura che possano diventare calamite per interessi privati e pubbliche tangenti.