Cronaca

Obbligo di dimora per 6 attivisti di Sì Cobas

La procura di Prato ha chiesto l'obbligo dimora per 6 attivisti Si Cobas. Tra le accuse violenza privata. "Grave attacco al diritto sciopero''

La procura di Prato ha chiesto l'obbligo di dimora a Firenze, col divieto di uscire di casa dalle 19 alle 8, per sei attivisti sindacali di Sì Cobas. A renderlo noto la stessa rappresentanza sindacale che parla di "gravissimo attacco della procura a Si Cobas, diritto disciopero e libertà di organizzazione sindacale". 

Secondo quanto spiega Luca Toscano, uno dei responsabili territoriali del sindacato e tra le persone per cui è stata chiesta la misura, "Si Cobas è venuto a sapere della richiesta della procura perchè il pm ha fatto ricorso al tribunale del riesame dopo che per tre volte il gip ha respinto la richiesta dell'obbligo di dimora".

"Le accuse ipotizzate sono manifestazione non autorizzata e violenza privata". L'indagine è partita dopo che a luglio scorso a Prato Si Cobas ha protestato contro il Panificio Toscano per questioni relative a contratti e condizioni di lavoro, con anche momenti di tensione con le forze dell'ordine. Sono seguite altre manifestazioni, tra cui una non autorizzata all'interno di un punto vendita di Unicoop, committente di Panificio Toscano, e nei confronti di due aziende cinesi.