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Nessun referendum sulla nuova moschea

Il sindaco Dario Nardella ha respinto al mittente la proposta di Forza Italia: "Bene il dialogo, ma no a consultazioni per aprire un luogo di culto"

La nuova moschea si farà. Parola del sindaco Dario Nardella, che su questo punto ha voluto rimarcare la continuità con l'amministrazione precedente. 

"Seguiremo con grandissima attenzione gli sviluppi di questa vicenda - ha spiegato il sindaco al termine del Consiglio della città metropolitana -, perché la nascita di un luogo di preghiera come la moschea sia pienamente integrata nella città dal punto di vista architettonico urbanistico e religioso e perché l'apertura della moschea sia condivisa con tutte le comunità musulmane che ci sono in città e che sono molte. Occorre poi che la moschea sia un luogo esclusivamente di preghiera".

Un punto quest'ultimo che il sindaco ha voluto chiarire. "Siamo pronti - ha detto Nardella - a usare le migliori esperienze già sperimentate in Italia per valorizzare le moschee come luoghi di preghiera e prevenire strumentalizzazioni da parte di movimenti politici islamici che hanno obiettivi diversi da quelli culturali e religiosi".

Il luogo scelto per costruire la nuova moschea sembra essere stato ormai deciso e dovrebbe essere l'ex deposito Ataf di Varlungo, area sud est della città. L'intenzione dell'amministrazione è quella di dialogare con tutti e alla fine collocare la struttura in un'area non isolata. 

"L'isolamento - ha concluso Nardella - crea radicalismo e il radicalismo può creare violenza. A Firenze non possiamo accettarlo, per questo la strada e' quella del confronto e dell'integrazione".

Il sindaco ha chiarito a questo proposito che non ci sarà alcun referendum per decidere su dove o se costruire la nuova struttura, come aveva invece chiesto Forza Italia. "Non e' mai stato fatto un referendum per aprire una chiesa o un luogo di culto m- ha spiegato il sindaco -. Altrimenti li dovremmo fare per gli ebrei, i copti, gli ortodossi e cristiani. Questa cosa non e' mai esistita. Sfido il centrodestra a entrare nel merito della questione e non buttarla in caciara".

Una posizione, quella di Nardella che fa il paio con quella espressa dall'ex assessore all'urbanistica e ora consigliere regionale Elisabetta Meucci, che, in un'intervista alla Nazione, ha sottolineato come il referendum non sia da prendere in considerazione, visto che la costruzione di un luogo di culto è un diritto costituzionale.