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Nervi tesi in casa viola

Dopo la doppia sconfitta col Siviglia dito puntato contro Montella sempre più vicino all'addio: ma c'è da difendere il quinto posto in campionato

Il rischio è quello di gettare via il bambino con l'acqua sporca. Tifosi e società hanno infatti trovato l'unico colpevole per il tracollo della Fiorentina nella partite importanti, il ritorno di Coppa Italia con la Juve al Franchi e la doppia sfida di Europa League con il Siviglia: Vincenzo Montella.

La scelta del tecnico di polemizzare con tutti dopo il ko di giovedì, dai giocatori in partenza, alle dimensioni della società, ai fischi piovuti sulla sua testa gli si è ritorta contro. Sui social, nei bar e soprattutto tra i vertici della Fiorentina il pensiero comune è uno: Montella ha già un piede lontano da Firenze e quando se ne andrà non ci saranno particolari rimpianti. 

Però il rischio è appunto quello di dimenticare le buone prestazioni complessive di questi tre anni, che non hanno portato titoli, ma hanno chiarito che la Fiorentina è una delle squadre più interessanti del campionato, con un gioco invidiabile e però scarso cinismo quando conta davvero.

Nel frattempo è iniziata la girandola di nomi, sia per il futuro di Montella che soprattutto per il futuro titolare della panchina viola: i più ricorrenti sono quelli di Di Francesco e Donadoni, mentre alla finestra per il tecnico partenopeo ci sono il Milan e il Napoli. 

Intanto però lunedì prossimo, alle 19, a Firenze arriverà il Parma e l'imperativo è uno soltanto: vincere per conservare il quinto posto e consolidare il vantaggio sulle genovesi.E per l'impresa Montella pensa a Gomez, dato ormai in partenza anche lui a fine anno: il tedesco si giocherà il posto con Gilardino e soprattutto con Bernardeschi, che scalpita per un posto da titolare. 

Per il resto i ballottaggi sono sempre gli stessi: uno tra Ilicic e Salah, uno tra Borja e Aquilani e tra Kurtic e Mati.