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"Nessun razzismo contro i minimarket"

Nardella ha respinto le accuse dei titolari degli esercizi che con il nuovo regolamento rischiano di chiudere: "Favoriscono l'abuso di alcol"

Ancora poche ore e il nuovo regolamento contro i minimarket e, più in generale, contro gli esercizi commerciali ritenuti degradanti per un centro storico considerato dall'Unesco patrimonio dell'umanità entrerà in vigore.

"Siamo la prima città in Italia - ha detto Dario Nardella - che con coraggio e determinazione sperimenta delle regole che tutelano il centro storico anche dal punto di vista delle attività commerciali". Il sindaco non ha nascosto il suo entusiasmo per un regolamento retroattivo che rischia di far chiudere oltre 200 esercizi

Gli esercenti coinvolti sono già sul piede di guerra e qualcuno ha già minacciato di fare ricorso contro una norma definita razzista, visto che buona parte dei minimarket sono gestiti da cittadini stranieri.

Nardella si è detto prontissimo ad affrontare eventuali ricorsi. "Quello che non accetto - ha precisato - è l'accusa di razzismo perché noi non siamo razzisti verso nessuno, noi mettiamo in mora tutte quelle attività commerciali che non danno decoro alla nostra città e non agiscono in armonia con i valori storici e la tradizione e si rendono responsabili di centinaia di casi di eccessi di abusi alcolici".

"Nel 2015 - ha aggiunto - abbiamo avuto decine di ricoveri nei pronti soccorsi per coma etilici, giovani anche a cui, spesso anche in spregio alle leggi, vengono venduti alcolici e superalcolici. Questo non è tollerabile ed è responsabilità del sindaco farsene carico".