Rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della manifestazione a Palazzo Vecchio, il ministro ai beni culturali non ha voluto dilungarsi sulla possibilità che Cgil, Cisl e Uil revochino lo sciopero dei lavoratori dei servizi aggiuntivi dei musei statali fiorentini per la domenica di Pasqua, 5 aprile, e il per il giorno precedente. "L'incontro di lunedì chiarirà tutto - ha dichiarato il ministro - anche perchè ho già detto che la clausola sociale ci sarà".
"Lunedì avremo la riunione con il ministro Franceschini a Roma, ci sono tutte le condizioni perché questo sciopero annunciato che sarebbe un autogol clamoroso per tutti, sia ritirato - ha ribadito il sindaco Dario Nardella - anche perchè siamo davvero vicini a quell'impegno sulla clausola sociale che i lavoratori dei servizi aggiuntivi dei musei chiedono".
Un segnale di distensione è comunque già arrivato: in occasione dell'evento su Expo, i sindacati avevano annunciato un presidio di protesta contro Franceschini che poi è stato revocato.
I lavoratori al centro della vertenza non sono dipendenti dei musei statali ma lavorano per le società che gestiscono in appalto alcuni servizi di corredo. I sindacati chiedono che, quando gli appalti vengono rinnovati, i lavoratori siano tutelati attraverso una clausola sociale stabilita per legge nazionale che garantisca il mantenimento dei livelli occupazionali e dei trattamenti retributivi.