Attualità

Mostro di Firenze, la serata dei "mostrologi"

Un esercito di indagatori passati dall'analogico al digitale, da oltre 50 anni potrebbero essere sulle tracce del serial killer delle coppiette

Una tavola imbandita tra i boschi di Vernio attende degli avventori che da anni seguono le tracce del mostro di Firenze. Sono conosciuti come "mostrologi" e si definiscono appassionati del caso che da oltre 50 anni tiene sotto scacco gli inquirenti. Lo scacco matto potrebbe essere giunto proprio nelle ultime ore con la richiesta di archiviazione per gli ultimi due nomi entrati nel folto registro degli indagati (vedere articoli collegati).

Ad organizzare la serata speciale che avrà luogo il 26 luglio a Vernio è stato Angelo Marotta, regista toscano noto nell'ambiente delle docu-fiction e speaker di numerosi format dedicati ai gialli ed ai misteri irrisolti. Angelo Marotta spiega a Qui News "Non era previsto che proprio in queste ore il Mostro di Firenze sarebbe tornato in prima pagina, ma la vicenda è talmente costellata di coincidenze che non mi meraviglio più di nulla. L'iniziativa è nata, invece, per rispondere alle tante richieste arrivate per conoscere l'investigatore privato Davide Cannella ed il criminologo Valerio Scrivo, grandi professionisti che assieme a me hanno curato tante puntate di approfondimento sul caso". Sono arrivate molte adesioni e le stanze della struttura che si trova tra i boschi di Vernio sono già esaurite.

Marotta sottolinea "Sia chiaro che il rispetto delle vittime è sacro, l'intento dell'incontro è quello di confrontarsi ancora una volta sui fatti per comprenderne meglio la cronologia, se possibile mettere in luce passaggi chiave e fare tutte quelle domande che ciascuno di coloro che interverrà avrebbe voluto fare al telefono dei criminologi se solo lo avessi fornito loro. Cosa che non ho fatto. Ma ho organizzato la serata". 

Quelli che oggi la rete definisce "mostrologi" sono un nutrito gruppo di appassionati di ogni età, proveniente da vari settori della società che da lungo tempo raccolgono documenti, immagini, materiale vario inerente gli otto duplici omicidi attribuiti al cosiddetto Mostro di Firenze. Sono passati dai faldoni rilegati dai nastri di stoffa e le foto in bianco e nero alla creazione di Gruppi Social e Canali Youtube dedicati. 

Alcuni di coloro che ancora oggi si scambiano informazioni e pareri sulle località, sul modus operandi, sui dettagli e sulle risultanze processuali hanno avuto tra le mani cassette audio e video di interviste e riprese effettuate nelle aule di giustizia ed hanno poi contribuito alla creazione di documentari che hanno visto l'uso di droni e grafiche di ultima generazione. Di una intera generazione si tratta, forse più di una, cresciuta con la cultura criminale di un'indagine che, se non ha fatto scuola per la risolutezza, ha fatto storia per la quantità di pagine scritte.