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Minacce a Caselli, salta incontro all'Università

Intimidazioni per le indagini sui No Tav, l'ex procuratore di Torino e Palermo rinuncia all'iniziativa sulla mafia con Sinistra Universitaria e Libera

A spingere Caselli a rinunciare all'incontro (programmato per stamani alle 11 e con al centro le tematiche della lotta alla magia) sono state le proteste del Collettivo di Scienze politiche che ha indetto un presidio e minacciato di non far parlare il magistrato definendolo "personaggio assolutamente sgradito" per le inchieste sui No Tav. 

"Una scelta personale" l'ha definita l'ex procuratore, "per evitare che gli organizzatori e gli studenti si ritrovassero in mezzo a situazioni molto spiacevoli di intolleranza provocate da qualche facinoroso". "Hanno scritto che sono un nemico e che darmi la parola sarebbe una provocazione" ha quindi aggiunto, spiegando che queste parole "sono state affiancate e accompagnate da intimidazioni e comportamenti incivili, compatibili forse con lo squadrismo ma di certo non con la democrazia". 

Durissima, rispetto a quanto accaduto, anche la reazione di Libera. "Per noi è un grosso colpo perché in questo modo viene leso il diritto di manifestare il proprio pensiero - spiega Luca Grillo, uno dei referenti fiorentini dell'associazione - Caselli avrebbe dovuto fare un intervento sulla legalità e la lotta alla mafia. La Tav non era oggetto dell'incontro e su questo argomento anche all'interno di Libera ci sono posizioni contrastanti. Ma tutto ciò non può minimamente sminuire quello che Caselli ha fatto nella sua attività di magistrato".