"Un risultato straordinario che premia la scelta di aver proposto e realizzato a suo tempo, unitamente ai sindacati, in un momento di grave difficoltà, un percorso alternativo ai licenziamenti, solidale e responsabile" è il commento dell'azienda nella nota con cui dà notizia della decisione.
I contratti di solidarietà difensiva, con riduzione del 30% dell'attività lavorativa di ogni lavoratore, erano stati la conseguenza della "sistematica penalizzazione cui è stato sottoposto il settore farmaceutico negli anni passati, e che ha toccato il suo massimo nel 2012".
A motivare la fine anticipata del ricorso all'ammortizzatore sociale, spiegano da Menarini, "la valorizzazione del ruolo del settore farmaceutico da parte dell'attuale governo, il conseguente mutato scenario complessivo e la maggiore stabilità delle norme che lo riguardano, unite alle nuove opportunità che consentiranno il lancio di nuovi prodotti". Un percorso che, conclude la nota, "ci auguriamo venga finalmente compreso e apprezzato anche dalle Regioni, che finora continuano invece a riproporre i vecchi e miopi schemi di penalizzazione del nostro settore, chiedendo sistematicamente riduzione dei fondi per la farmaceutica".