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Arriva Goletta Verde e chiede il Parco del Magra

Si apre la tappa toscana del tour di Legambiente che proseguirà poi verso Firenze. Oggi intanto il sit-in alla foce del fiume Magra

Il sit-in alla foce del Magra

Parte da Marina di Carrara con due seminari regionali la seconda tappa in Toscana del tour di Goletta Verde 2021, la storica campagna estiva di Legambiente in difesa dei mari e delle coste. Il primo seminario è già domani 6 Luglio, alle 11 al Bagno Morgana. Si tratta di un seminario regional sul tema Le bonifiche dei SIN toscani (Massa-Carrara, Livorno, Piombino, Orbetello). Non se, ma quando, il dossier di Legambiente Toscana. Stesso luogo e stessa ora ma il giorno successivo, mercoledì 7 Luglio, ecco un nuovo seminario regionale: è Ecosistemi fluviali. Il problema dell artificializzazione delle foci.

Via dal territorio apuano, Goletta Verde proseguirà il suo itinerario in direzione Firenze, dove nel cortile della libreria Libri Liberi di via San Gallo alle 11,30 di giovedì 8 presenterà in conferenza stampa i dati del monitoraggio delle acque lungo le coste toscane effettuato da Legambiente.

Oggi, intanto, si è tenuto al confine con la Liguria un sit-in di mobilitazione alla foce del fiume Magra per l'istituzione del Parco Nazionale del Magra, tema molto caro all'associazione e che rientra tra le opere prioritarie da finanziare proposte al Governo con il PNRR scritto da Legambiente e consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio Draghi nello scorso febbraio.

Il declino della biodiversità è uno dei problemi globali ambientali da affrontare subito per tutelare gli ecosistemi. La strategia europea per la tutela della biodiversità che ci chiede, al 2030, di arrivare almeno al 30% di territori e mari protetti. Attualmente, l'Italia è solo all’11% di territorio dedicato alle aree terrestri protette e 5% marine. Ecco perché Legambiente chiede l'istituzione del Parco Nazionale interregionale del Magra.

"Il fiume Magra, a cavallo tra Toscana e Liguria - illustra una nota - è un sistema ecologico unico, che va difeso e gestito nella sua globalità, e non può sottostare a strumenti di tutela e valorizzazione parziali e frammentati tra le due regioni. Non solo, con l'istituzione del Parco Nazionale del Magra si darebbe un'accelerazione allo sviluppo locale e interregionale con una proposta turistica sostenibile e all'altezza della bellezza e unicità del territorio".

“E’ indubbio che la transizione ecologica deve passare dalla protezione della biodiversità e dal rilancio delle aree protette, anche in chiave di sviluppo economico sostenibile. Così com’è evidente ormai che la salute umana è fortemente connessa con la vitalità e la resilienza dei sistemi naturali - dichiarano Santo Grammatico e Fausto Ferruzza, rispettivamente Presidente di Legambiente Liguria e di Legambiente Toscana -. Il bacino del Magra ha una sua identità ecologica, storica e socioeconomica da valorizzare e potenziare subito. Per questo ancora una volta chiediamo l'istituzione di un nuovo Parco Nazionale", concludono.