Lavoro

Mariotti e Pecini, Fiom teme il trasloco in Emilia

I sindacati sono in allerta e parlano di pericolo "standardizzazione". Fiom cerca di trattenere l'azienda nella piana della Città Metropolitana

I sindacati sono preoccupati per l'ipotesi di trasferimento che interessa la Mariotti e Pecini di Sesto Fiorentino. L'azienda sarebbe diretta verso Reggio Emilia, una scelta strategica che la Fiom tenta di scongiurare.

La Regione Toscana ha ospitato oggi un incontro sulla vertenza della Mariotti e Pecini Srl, l'azienda di Sesto Fiorentino che opera nella progettazione e costruzione di agitatori per l'industria farmaceutica ed alimentare con 14 dipendenti. La Interpump SpA che possiede il 60% delle quote societarie, entro giugno 2020 avrebbe in programma l'acquisizione dell'intera società. 

La Fiom Cgil è intervenuta rappresentata da Iuri Campofiloni che ha spiegato "Si tratta dell'ennesima contraddizione di una multinazionale. La forza della Mariotti e Pecini, che ha all'attivo un portafoglio ordini corposo e un fatturato importante, sta nelle capacità di customizzare il prodotto grazie alle professionalità e al rapporto col territorio. Rispondere ai clienti adattando i prodotti alle loro esigenze è un lavoro quasi artigianale. Trasferire la società per inserirla in un sistema di produzione standardizzata significa rischiare di disperderla. Per questo, insieme ai delegati, abbiamo espresso alle istituzioni locali la nostra assoluta contrarietà al progetto".