Attualità

Mangiare mediterraneo e meno allunga la vita

Il coordinamento delle scuole di specializzazione in Scienza dell’Alimentazione ha concluso il suo ciclo di incontri con una sessione fiorentina

Mangia meno, mangia mediterraneo e vivi in salute. Si è conclusa stamane a Firenze con la presentazione del bilancio degli incontri tenutisi in tutta Italia la sessione di conferenze organizzate dal coordinamento delle scuole di specializzazione in scienza della nutrizione con grandi protagoniste le università di Firenze e di Roma Tor Vergata. 

Presente il gotha dei nutrizionisti italiani, tra i quali spiccano Antonino De Lorenzo e Laura Di Renzo. A coordinare i lavori, Marco Marchetti. Il fulcro attorno al quale hanno ruotato i diversi interventi è stato rappresentato dal protocollo alimentare costituito da un mix di dieta chetogenica e dieta mediterranea. 

Con l’osservazione di una dieta con ridotto apporto di carboidrati si può assicurare un calo di peso senza intaccare la massa muscolare. Inoltre la carenza di glucosio, determinando un aumento dei corpi chetonici, consente un elevato tono dell’umore e maggiore incidenza sul sistema nervoso centrale inducendo un senso di sazietà.  

Moltissime le pubblicazioni scientifiche, più di un migliaio, per un protocollo nutrizionale che ha dato un impulso rivoluzionario non solo all'approccio al cibo ma anche all'approccio alle patologie. Detto in soldoni, una dieta studiata a partire dai canoni della dieta chetogenica nell'ambito della dieta mediterranea può incidere in modo importante sulla risoluzione di molte patologie, dislipidemie, sindromi metaboliche, cardiopatie. 

I punti fondanti del protocollo studiato all'Universita' di Tor Vergata sono rappresentati dal lavoro sul singolo utente e dalla cosiddetta medicina delle quattro P. Nella fattispecie, ogni modello alimentare viene studiato sulla base delle condizioni fisiche di ogni paziente, delle sue abitudini e del suo