La vittima di offese e percorsse è un anziano, invalido al cento per cento.
Quando la notizia degli arresti si è diffusa, sia l'arcivescovo Giuseppe Betori che i suoi collaboratori si sono recati al convitto per confortare gli altri ospiti, increduli e scossi.
L’indagine è partita da una denuncia effettuata dalla stessa direzione del convitto e dall’associazione Auxlium, che fornisce l’assistenza infermieristica nella struttura.
"Vogliamo sottolineare l’importanza dell’impegno dei nostri dirigenti, della magistratura, dei carabinieri e del Nas nell’aver portato a termine la delicata operazione con professionalità e grande attenzione - si legge in una nota della Diocesi - La disponibilità e la collaborazione dei responsabili del convitto e di Auxilium hanno contribuito a far luce su un caso comunque isolato, rendendo più tempestivo l'intervento a tutela degli ospiti".