Attualità

Malo ammessa al concordato preventivo

Il tribunale di Firenze ha ammesso Malo alla procedura di concordato preventivo. Udienza di adunanza dei creditori il 21 giugno 2018

Il tribunale di Firenze, con decreto depositato ieri, ha ammesso Malo spa - manifattura del cashmere di Campi Bisenzio fondata nel 1972 e che conta uno stabilimento anche in provincia di Piacenza -, alla procedura di concordato preventivo, fissando l'udienza di adunanza dei creditori per il 21 giugno 2018. 

L'azienda aveva presentato il piano concordatario alla fine del 2017 per far fronte alle difficoltà aziendali, con le previsioni del mantenimento di tutto il perimetro aziendale, la volontà di utilizzare al minimo gli ammortizzatori sociali e dare continuità alla produzione.

"L'obbiettivo che ci eravamo posti - spiega Bernhard Kiem, presidente dell'attuale gestione - è stato raggiunto: è stato ammesso il nostro piano. A questo punto Malo prosegue la sua gestione secondo i programmi definiti dal piano concordatario approvato; adesso ci dobbiamo incontrare con i nostri consulenti per garantire la continuità dell'azienda, la produzione, i negozi". 

Kiem spiega inoltre che l'azienda andrà ad un'asta pubblica entro il 31 marzo 2019: "Soche ci sono diversi concreti interessi sia italiani che esteri". 

Nei due stabilimenti di Malo, a Campi Bisenzio e in provincia di Piacenza, in totale lavorano circa 120 dipendenti. Dalla casa di moda si spiega poi che prosegue intanto il lavoro di recupero dei mercati ritenuti fondamentali per la griffe. A Milano aperta una nuova showroom in via della Spiga e le nuove collezioni, sia uomo che donna, "stanno registrando ottimi riscontri": tra le novità il lancio della nuova fibra Kashuna, un blend di cashmere e vicuna. A maggio l'azienda presenterà la pre-collezione estiva, e sembra ci siano già dei partner interessati a sviluppare la parte retail.