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Maggio, Nardella esulta, i sindacati no

Per il sindaco il pareggio di bilancio rappresenta una svolta per il futuro del Teatro, ma per gli orchestrali la proposta artistica è inadeguata

Il sindaco si è presentato a Palazzo Medici Riccardi dove da qualche mese si svolge il Consiglio comunale di Firenze e ha ricostruito la storia della Fondazione del Maggio fiorentino degli ultimi due anni. Un modo per porre l'accento sul pareggio di bilancio conseguito nel 2015 e annunciato pochi giorni fa.

"La Fondazione del Maggio musicale fiorentino ha imboccato la strada del progressivo consolidamento e risanamento - ha detto il sindaco -: da quest'anno possiamo davvero parlare di inversione di tendenza".

Nardella, che si è scagliato contro chi fa a gara per parlare male del Maggio pur stando alla finestra e senza cioè mettersi in gioco, ha fatto il punto sull'offerta artistica della prossima stagione. 

"Abbiamo un tris d'assi come nessun altro teatro - ha detto -: Fabio Luisi direttore musicale che verrà dal Metropolitan di New York, Zubin Mehta direttore principale emerito a vita e Daniele Gatti direttore ospite. Per Mehta stiamo preparando una festa per i suoi ottant'anni, di cui trenta passati a Firenze e portando il nome di Firenze nel mondo, il 23 aprile prossimo".

Proprio mentre il sindaco pronunciava queste parole però, le agenzie battevano una presa di posizione degli orchestrali del teatro legati alla Fials Cisal, che hanno definito impalpabile e inadeguata la proposta artistica del Maggio.

"Tale - hanno aggiunto i lavoratori - da rendere quasi comprensibile il taglio di un milione di euro all'ente annunciato dalla Regione Toscana".

Gli orchestrali hanno denunciato dunque una "assoluta mancanza di rispetto verso orchestra coro e lavoratori che da anni fanno sacrifici e che vedono buttare via con strafottente indifferenza buttare via i soldi dei cittadini per soddisfare le manie di grandezza di una dirigenza più incline al colpo di teatro che a formulare una proposta più interessante per la città".

L'ultima parola poi l'ha avuta di nuovo Nardella che si è detto sicuro che la Regione rispetterà gli impegni presi, senza passare da un contributo di 4,5 milioni di euro l'anno a uno di 3,5 milioni. 

"Siamo consapevoli delle difficoltà - ha detto - ma il Maggio è la più grande istituzione culturale della Toscana. Se gli impegni presi da tutti saranno confermati, potremo davvero aprire una nuova stagione per il teatro".