Cronaca

Macchiarini, cade una parte delle accuse

Il pm ha proposto il proscioglimento per gli episodi più gravi di truffa. Chiesto invece il rinvio a giudizio per i falsi nelle liste di attesa

Paolo Macchiarini

L'inchiesta su Paolo Macchiarini riguarda il periodo in cui il celebre chirurgo toracico lavorava nell'ospedale di Careggi ed è iniziata dopo che la moglie di un paziente aveva raccontato alla Guardia di Finanza che il medico le aveva chiesto 150mila euro per far rimuovere alcune metastasi cerebrali al marito in Germania prima di operarlo a Firenze e rimuoverne altre ai polmoni. 

Secondo il pm Luigi Bocciolini, non è possibile provare che Macchiarini, in questo come in altri episodi simili, volesse ingannare i pazienti e i loro familiari. Di qui la richiesta di proscioglimento.

Il pm ritiene invece fondate le accuse di truffa, peculato e abuso d'ufficio legate alla gestione delle liste di attesa degli interventi da parte di Macchiarini e di altri sanitari che lavoravano con lui nel reparto di Careggi, con pazienti che avevano la precedenza rispetto ad altri e tipologie di intervento 'ritoccate' al rialzo per ottenere maggiori rimborsi. In questo caso il processo è stato chiesto, oltre che per Macchiarini, per quattro chirurghi e una caposala.  

Richiesta di rinvio a giudizio per omissione e abuso di atti d'ufficio per l'ex direttore generale dell'ospedale fiorentino Valtere Giovannini, oggi dirigente dell'assessorato alla salute, e per l'ex direttore sanitario Valerio del Ministro, accusati di non aver preso provvedimenti per la corretta gestione delle liste di attesa pur avendo ricevuto varie segnalazioni che qualcosa non andava.