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​Lorenza Pigozzi: innovazione, rispetto e inclusione nelle strategie di Fincantieri

Lorenza Pigozzi, Executive Vice President e Direttrice della Comunicazione Strategica di Fincantieri, è una figura tra le più di spicco nel panorama della comunicazione aziendale italiana.

La sua leadership si distingue per due pilastri fondativi: un approccio che mira alla piena integra innovazione tecnologica all’interno dei processi aziendali, da una parte, e un forte impegno per la parità e l’inclusione, dall’altra.,. Attraverso quindi progetti innovativi, come l’uso dell’AI, e progetti volti a valorizzare il capitale umano che si combinano con un forte impegno per il rispetto e l’inclusione, Pigozzi sta così trasformando Fincantieri in un modello di eccellenza globale.

AI e comunicazione strategica: Fincantieri un passo avanti

Nell’analisi condivisa da Lorenza Pigozzi su Formiche, l’AI viene presentata come uno strumento fondamentale per affrontare le sfide della comunicazione moderna. “La AI è un alleato indispensabile per distinguere informazione da disinformazione e posizionarci sempre un passo avanti rispetto ai nostri competitor,” ha dichiarato la stessa Pigozzi, sottolineando l’importanza della velocità e della precisione nelle operazioni aziendali.

Ma Fincantieri non utilizza l’AI solo per migliorare la comunicazione esterna, ma anche per proteggere la sua infrastruttura digitale. Infatti, attraverso sofisticati sistemi di cybersecurity, l’azienda analizza milioni di dati ogni giorno per contrastare campagne di disinformazione e attacchi informatici, come phishing e imitazioni di figure apicali.

Pigozzi: il cuore delle strategie DEI di Fincantieri

La cultura del rispetto è al centro delle strategie di inclusione e diversità di Fincantieri, come evidenziato nel progetto Respect For Future ripreso dal Corriere. Questo programma, parte integrante del modello EveryDEI (Diversity, Equity & Inclusion), mira a sensibilizzare i dipendenti su temi fondamentali come l’uguaglianza di genere, il linguaggio inclusivo e il benessere mentale e fisico.

“Direi che il rispetto è prima di tutto sapere ascoltare. Una cosa importantissima in un ambiente di lavoro,” ha affermato Pigozzi al Corriere. Attraverso un roadshow che ha coinvolto più di 7.000 dipendenti, l’azienda ha incoraggiato discussioni aperte su temi delicati, come la violenza di genere, dimostrando come il rispetto e l’ascolto possano migliorare l’ambiente lavorativo e i rapporti interpersonali.