Per il suo rigore descrittivo e la diligenza della sua pennellata, Carlo Dolci è ritenuto a buon diritto un pittore iperrealista, nonostante abbia concentrato la sua produzione tra il 1616 e il 1687. Gli oggetti da lui ritratti infatti , secondo il suo biografo Filippo Baldinucci erano "imitati in modo sì stupendo (e vero), che, per molto che si toccasse e ritoccasse la tela per assicurarsi che essi fosser dipinti l'occhio ne rimaneva in dubbio".
Artista apprezzato dai più illustri esponenti di casa De Medici, Dolci è il perno principale attorno al quale ruota la mostra che si concluderà il 15 novembre prossimo nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti.
Una mostra che raccoglie oltre 100 tra dipinti e disegni del pittore, cui fanno da cornice i lavori di alcuni artisti fiorentini secenteschi, molti dei quali furono suoi allievi.