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Le salvano la vita e dona tre quadri all'ospedale

Angela Crucitti, ricoverata d’urgenza per una ischemia intestinale, è guarita ed ha ringraziato così medici e infermieri del Santa Maria Nuova

Ha rischiato di morire all’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, ma ce l’ha fatta e così l'artista Angela Crucitti ha donato tre sue opere a santa Maria Nuova.

La pittrice è stata ricoverata d’urgenza per una ischemia intestinale nel 2017, sembrava che non ci fosse più nulla da fare per lei, ma non è andata così. Oggi, dopo tre anni e una pandemia in corso, ha regalato tre delle sue opere più significative alla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus per arricchire il percorso mussale dell’antico ospedale.

“E’ un ex voto - racconta l’artista - Con l’ospedale ho un legame di vita e mi fa estremamente piacere sapere che chi cammina per i suoi corridoio possa rallegrarsi anche solo un attimo vedendo i miei quadri. E’ per i medici, gli infermieri, gli operatori, ma in particolare per i malati e i loro cari che vivono la sofferenza della malattia. Devo dire grazie a tutti, la mia è una storia bella e a lieto fine che va condivisa soprattutto ora”

Calabrese di origine, ha studiato e vive ancora a Firenze, ma ha girato tanto. Ha ricevuto diversi premi e le sue opere sono state esposte in tutto il mondo e in molte collezioni private.

I tre quadri donati (Città Turrita, Vetrate e Architettura Gotica, tutti olio su tela) ne sono una sintesi perfetta. C’è l’abbazia di San Galgano, evanescente, che ritrova le sue vetrate avvolte nella luce e ci sono le torri di San Gimignano che si stagliano verso il cielo su un fondo dorato come una sfida al Divino. 

“Il percorso museale dell’ospedale storico è un valore aggiunto nella cura, perché trasmette bellezza e serenità - ha commentato il presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, Giancarlo Landini - Ringraziamo l’artista per questo gesto che è un riconoscimento al lavoro senza sosta di medici e infermieri, ma soprattutto un regalo alla nostra comunità. E' la condivisione di un messaggio positivo che oggi assume un significato ancora più profondo”.