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Sentenza storica su cambio appalti e licenziamenti

La sentenza interviene sui licenziamenti derivanti da un cambio appalto di portierato e pulizie presso le foresterie sociali del Comune di Firenze

Il Tribunale di Firenze ha emesso una sentenza in materia di cambio appalti che prevede, in mancanza di ricollocazione di tutti i dipendenti alle stesse condizioni economiche che la perdita del lavoro sia configurata come licenziamento collettivo.

 Con un ricorso redatto dall'avvocato Gabriella Del Rosso l'Ufficio Vertenze della Camera del Lavoro Metropolitana aveva impugnato alcuni licenziamenti derivanti da un cambio appalto che riduceva le ore di servizio complessive per portierato e pulizie presso le foresterie sociali del Comune di Firenze.

Secondo il giudice l'azienda "avrebbe dovuto aprire una procedura di mobilità" sottolineano dalla Cgil fiorentina, e "poiché questo non è avvenuto, l'azienda è stata condannata a risarcire i lavoratori coinvolti".
"Quando vi è il rischio di perdere posti di lavoro, anche negli appalti si devono rispettare la regola generale e le norme di legge che obbligano a preavvisare le organizzazioni sindacali per evitare danni sociali e per salvaguardare le condizioni lavorative - concludono i delegati sindacali della Cgil - evitando così che il fenomeno degli appalti scarichi tutti i costi sull'anello più debole della catena del lavoro".