Attualità

Meno acqua gassata, più fontanelli pubblici

Solo il 2,38% dei consumi dai tre impianti presenti è con le bollicine. Così l'amministrazione sceglie di risparmiare investendo su nuovi erogatori

Uno dei fontanelli

Solo il 2,38% dei consumi dai tre fontanelli presenti sul territorio comunale è di acqua gassata, così l'amministrazione sceglie di risparmiare su quella erogazione investendo sull'installazione di altri due impianti per l'acqua di alta qualità. 

La decisione è maturata in base ad un’indagine svolta dai tecnici del settore 5 e da un report fornito da Publiacqua circa i consumi del periodo compreso tra il 2016 e il 2021. Ebbene: il prelievo di acqua gassata dai tre fontanelli comunali si attesta mediamente attorno al 2,38% dell'acqua complessivamente erogata. 

Invece però la spesa annualmente sostenuta dal Comune per il noleggio dei serbatoi di Co2 è pari a 2.748 euro oltre Iva al 22% per ciascuno dei fontanelli, per un totale di 8.244 euro oltre Iva. A queste vanno aggiunte le spese annualmente sostenute per la manutenzione ordinaria dei punti di ricarica e dei lettori smart card che sono pari a circa 1.500 euro, oltre a quelle sostenute per eventuali manutenzioni straordinarie a seguito di guasti o atti vandalici.

L'analisi costi/benefici ha spinto a cambiare strategia: da ora in poi, fa sapere il Comune di Lastra a Signa in una nota, i fontanelli non erogheranno più acqua gassata e non saranno più attivi i punti di ricarica per le relative tesserine. Quando terminerà la ricarica di Co2 all’interno del serbatoio, quest’ultimo sarà rimosso. Chi fosse impossibilitato a terminare il credito può contattare l’Ufficio tributi ai numeri 0558743218-238 per un rimborso delle somme non consumate

“Abbiamo constatato come la fornitura di acqua gassata – ha spiegato l’assessore all’ambiente Annamaria Di Giovanni - rappresenti un servizio decisamente sottoutilizzato dalla popolazione per il quale si sostiene una spesa piuttosto elevata che non è coperta dagli introiti della vendita. Al tempo stesso la nostra volontà è quella di utilizzare le risorse economiche a beneficio di un ventaglio maggiore di popolazione incrementando il numero di fontanelli alta qualità per servire zone oggi sprovviste come Ponte a Signa e Santa Maria a Castagnolo”.

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