Attualità

Riabilitazione a domicilio per i pazienti Covid

Il servizio porta la riabilitazione a casa dei pazienti malati di Covid 19, o in quarantena, dimessi dall'ospedale e in condizioni cliniche stabili

Marta e Fabio, il team Uscar

E' partita stamani nella zona fiorentina nord ovest che comprende i comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci, Signa, Vaglia e Fiesole, l’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale di riabilitazione. Il servizio porta la riabilitazione a casa dei pazienti malati di Covid 19, o in quarantena, dimessi in continuità ospedale-territorio che in condizioni cliniche stabili sono gestibili per bisogni riabilitativi, in sicurezza, presso la propria abitazione.

Attivo dal lunedì al venerdì, in fascia oraria ore 8-18, il team Uscar quando va al domicilio, è composto da 2 fisioterapisti che sono stati appositamente formati. Uno si reca nell’abitazione, l’altro supporta il collega nella vestizione e le due funzioni sono interscambiabili nel corso della giornata.

I due fisioterapisti in servizio stamani, Marta e Fabio, sono partiti dall’Alfa Columbus di Lastra a Signa che è il presidio di partenza del servizio per la zona fiorentina nord ovest. Hanno fatto riabilitazione a pazienti Covid a casa nel Comune di Scandicci. Lunedì saranno a Campi Bisenzio e a Sesto Fiorentino.

Il progetto è promosso e organizzato dal Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, diretto dal dottor Renzo Ricci attraverso la struttura complessa di attività di Riabilitazione funzionale.

Dopo la prima uscita di oggi, a seguire sono state programmate durante le festività altre due-tre uscite settimanali e comunque rimodulabili in relazione alle richieste che arriveranno dal Centro dimissioni complesse aziendali. Le Uscar infatti vengono attivate dalla Agenzia di Continuità Ospedale Territorio, che segnala un paziente proveniente dall’ospedale per il quale è stata richiesta la presa in carico fisioterapica. I professionisti delle Uscar sono in stretto contatto con il medico di medicina generale o con lo specialista di riferimento per concertare il percorso assistenziale.