E' un percorso inedito quello proposto da questa esposizione che rimarrà visibile nelle stanze di Villa Bardini fino al 10 gennaio del prossimo anno. Un percorso inedito perché molti dei capolavori esposti sono sempre stati nascosti al grande pubblico visto che fanno parte di collezioni private di fondazioni, enti o singoli mecenati.
Questa volta però tutti potranno ammirare opere come I giocatori di Toppa di Ottone Rosai del 1928; L'equilibriste di Gino Severini del 1928 e Autoritratto di Pier Paolo Pasolini del 1965. Senza dimenticare i lavori di Burri, De Chirico, Fontana, Giacomo Balla. Cento opere in tutto.
Tra gli enti che hanno prestato le loro opere d'archivio il Monte dei Paschi di Siena, l'archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e l'Istituto d'Arte di Porta Romana.