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L’affresco trova casa alle Oblate

L’affresco di piazza Beccaria di Porta alla Croce è stato restaurato e trasferito nella sala conferenze della biblioteca del Oblate

L’affresco della lunetta di Porta alla Croce di piazza Beccaria, risalente al XVI secolo e che rappresenta la Madonna col Bambino fra San Giovanni Battista e Sant’Ambrogio, attribuito a Michele Tosini detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, è stato restaurato e trasferito permanentemente nella sala conferenze della biblioteca delle Oblate.

Tutte le Porte storiche di Firenze contengono al loro interno affreschi, solitamente staccati e poi sistemati su pannelli lignei nel secolo scorso per meglio proteggerli dall’umidità. Il servizio Belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio ha però valutato che anche con questo accorgimento la conservazione degli affreschi non è ottimale e in accordo con la sovrintendenza ha quindi deciso, iniziando il recupero delle antiche Porte, di togliere gli affreschi dalla loro collocazione originaria e di sistemarli nella Biblioteca delle Oblate. 

Il primo affresco già sistemato nella nuova ‘casa’ è quello che raffigura una Madonna con Bambino e santi, attribuito a Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, che si trovava nella Porta a Prato, collocato sopra al desk accoglienza, seguito ora da questo, sempre dello stesso autore.

I lavori di recupero delle mura e delle porte cittadine hanno già visto il restauro di Porta al Prato, Porta San Frediano, Porta alla Croce, le torri della Serpe, San Niccolò, San Giorgio e della Zecca e dei bastioni del Forte. Seguirà a breve il restauro di Porta Romana.