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Esaote, un tavolo a Roma con l'incubo Olanda

Il 25 febbraio si riaprirà la trattativa nazionale al Ministero dello Sviluppo economico. Ma i lavoratori fiorentini temono di perdere altre commesse

Il futuro dei dipendenti dello stabilimento di Esaote si deciderà a livello nazionale. Sindacati, Regione e Comune di Firenze sono riusciti a rompere il fronte privilegiato che si era andato a creare nei giorni scorsi tra i vertici dell'azienda e Regione Liguria. Il 25 febbraio infatti tutti i soggetti interessati si incontreranno al Ministero per lo sviluppo economico a Roma, così come chiesto settimana scorsa dal sindaco Dario Nardella.

Il timore ora per i lavoratori fiorentini che questa mattina hanno organizzato un presidio sotto la sede dell'assessorato regionale al Lavoro a Firenze, è quello di perdere altre commesse. In particolare sembra che l'azienda sia intenzionata a trasferire la produzione delle sonde biomedicali da Firenze all'Olanda.

Soddisfatti per la convocazione del tavolo a Roma i sindacati, che sono riusciti a scongiurare il pericolo di trattative separate. "Tanto piu' - ha spiegato il segretario della Cisl di Firenze e Prato, Roberto Pistonina - che questa regione ha economicamente sostenuto Esaote sulla base di piani industriali che poi non sono stati resi operativi. Non possiamo permettere che soldi pubblici della Toscana finiscano ora col sostenere piani che vanno a danno proprio della Toscana e di Firenze, penalizzati da progetti che non tutelano l'occupazione".