Arte

Il sacro e il profano, da Michelangelo a Pontormo

Il Cinquecento a Firenze, tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna è l'esposizione che dal 21 settembre sarà a Palazzo Strozzi

La mostra Il Cinquecento a Firenze comprende oltre 70 tra dipinti e sculture, per un totale di 41 artisti, espressione della culturale di quel tempo. 

Lungo le sale di Palazzo Strozzi si troveranno a dialogare, in un percorso cronologico e tematico allo stesso tempo, opere sacre e profane dei grandi maestri del secolo come Michelangelo, Pontormo e Rosso Fiorentino, ma anche di pittori quali Giorgio Vasari, Jacopo Zucchi, Giovanni Stradano, Girolamo Macchietti, Mirabello Cavalori e Santi di Tito e scultori come Giambologna, Bartolomeo Ammannati e Vincenzo Danti, solo per nominare alcuni di coloro che furono coinvolti nelle imprese dello Studiolo, della Tribuna e nella decorazione delle chiese fiorentine. 

Il Cinquecento a Firenze, una mostra dedicata all’arte del secondo Cinquecento a Firenze. Ultimo atto d’una trilogia di mostre a Palazzo Strozzi a cura di Carlo Falciani e Antonio Natali, iniziata con Bronzino nel 2010 e Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014, la rassegna celebra una eccezionale epoca culturale e di estro intellettuale, in un confronto serrato tra “maniera moderna” e controriforma, tra sacro e profano: una stagione unica per la storia dell’arte, segnata dal concilio di Trento e dalla figura di Francesco I de’ Medici, uno dei più geniali rappresentanti del mecenatismo di corte in Europa.