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"La loggia di Isozaki va realizzata"

A 20 anni dal concorso che premiò l'archiettetto Isozaki si accende il dibattito sulla loggia agli Uffizi. Per l'ordine degli architetti va realizzata

Si accende il dibattito sulla realizzazione della loggia di Arata Isozaki architetto giapponese che quasi vent'anni fa vinse il concorso internazionale con il suo progetto. Secondo il direttore degli Uffizi Eike Schmidt deve decidere il Governo: "I politici, intendo al livello più alto del governo - dice il dierettore degli Uffizi-, decidano se annullare o no la realizzazione della Loggia di Arata Isozaki agli Uffizi: noi stiamo andando avanti con i lavori di ampliamento della galleria, e presto arriverà un momento in cui, in assenza di risposte su questo tema, legalmente dovremo procedere alla sua realizzazione, considerato che Isozaki è il vincitore di un concorso regolarmente bandito".

Secondo Schmidt, considerato "l'impatto che un inserto architettonico come la Loggia avrebbe in un punto così delicato del centro storico, è possibile ritenere utile al riguardo, anche una consultazione dei fiorentini".

Nel merito della consultazione cittadina entra anche il presidente dell'ordine degli architetti di Firenze, Roberto Masini: “Consultazioni di vario tipo sul progetto di Isozaki sono già state fatte in passato, per poi essere strumentalizzate. Adesso sarebbe invece più opportuno che qualcuno si assumesse una volta per tutte la responsabilità di realizzarla o non realizzarla, senza nascondersi dietro strategie populiste". 

"Se la Loggia non vedrà la luce - continua Masini -, l'artefice di tale decisione dovrà spiegarne i motivi in maniera adeguata, pertinente e circostanziata, poiché significa contraddire la valutazione compiuta da una giuria di esperti riconosciuti in tutto il mondo".

Poi nella nota stampa Masini continua: "Siamo del parere che i concorsi sugli spazi pubblici debbano contemplare una percentuale di giuria popolare, ma nel caso della Loggia non può essere fatto a posteriori". 

"Come Ordine, siamo convinti che il progetto di Arata Isozaki dovrebbe essere realizzato senza se e senza ma", conclude Masini.