Cronaca

La gang delle false assunzioni

Smantellata dai carabinieri una banda che forniva buste paga e contratti di lavoro fittizi per il rilascio dei permessi di soggiorno agli stranieri

Nel corso dell'inchiesta sono state indagate 22 persone. In carcere i capi dell'organizzazione, tre egiziani di 38,42 e 46 anni i quali, dal 2013 ad oggi, avrebbero regolarizzato attraverso il sistema delle false assunzioni almeno 450 stranieri. Sono invece ai domiciliari un commercialista e un consulente del lavoro mentre un sesto membro del gruppo, tunisino, è latitante. 

L'accusa a carico di tutti è associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

L'indagine è iniziata dopo una serie di accertamenti dell'Inps sul mancato versamento dei contributi di colf e badanti stranieri.

L'accusa a carico di tutti è associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Gli immigrati contattavano la banda attraverso il passaparola oppure frequentando la zona della moschea di piazza dei Ciompi. Una volta concordato il compenso, gli extracomunitari venivano domiciliati in un edificio occupato e assunti come badanti o collaboratori domestici da italiani in difficoltà che accettavano di figurare come datori di lavoro in cambio di un po' di soldi.

I carabinieri hanno scoperto anche la celebrazione di almeno tre matrimoni combinati fra cittadini romeni e extracomunitari sempre al fine di ottenere i permessi di soggiorno. Le false nozze costavano al clandestino da regolarizzare 7.000 euro.