Arte

La carica dei sedicimila per Klimt

Ad un mese dall’inaugurazione, sono stati oltre 16mila gli ingressi alla mostra multimediale dedicata alla vita e all’opera dell'artista viennese

Numeri importanti, per certi versi eccezionali, soprattutto se riferiti ad un evento espositivo inedito, proposto in uno spazio a gestione privata in una città d’arte come Firenze, che vanta la più alta concentrazione al mondo di straordinari musei e beni architettonici da visitare. Il fenomeno può forse essere spiegato dal notevole afflusso di ragazzi under 30 provenienti da ogni parte d’Italia, in maggioranza donne, arrivati a Klimt Experience in buona parte grazie al tam tam di commenti positivi generatosi sui Social Network.

Affiancata alla mostra un’area didattica in cui sono tra l’altro allestite delle postazioni con gli Oculus Gear VR che, in virtù di un’app appositamente realizzata, danno al pubblico l’opportunità di provare un’esperienza in cui è letteralmente possibile entrare all’interno di alcune opere, percependone in 3D ogni dettaglio figurativo e cromatico.

A vedere dai risultati, la strada intrapresa di rappresentare per mezzo della multimedialità, utilizzando la tecnologia in funzione della affermazione dei contenuti dei quali è strumento, sembra essere quella giusta.

Un progetto innovativo di fruizione dell’arte, esaltato dall’eccezionale l’impatto visivo delle oltre 700 immagini selezionate per la mostra: 30 proiettori laser trasmettono sui megaschermi dell’installazione oltre 40 milioni di pixel garantendo una definizione maggiore del Full Hd. A Klimt Experience il visitatore vive un’immersione totale, senza soluzione di continuità, in un mondo simbolico, enigmatico e sensuale, un mondo dove si realizza l’ideale del trionfo di un'arte senza tempo e confini.

Klimt Experience, patrocinata dal Mibact e dal Comune di Firenze, è in programma fino al 2 aprile 2017 nel complesso della magnifica chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte, a poche decine di metri da Ponte Vecchio.