Cronaca

"Indagini vergognose, assolvere i volontari"

L'avvocato Massimiliano Manzo, che difende i volontari imputati nel processo Magherini, accusa i carabinieri della morte dell'ex calciatore

L'avvocato, durante l'udienza al processo al tribunale di Firenze, punta il dito contro le indagini e ha chiesto l'assoluzione dei volontari della Croce rossa, accusati insieme a quattro carabinieri di omicidio colposo per la morte di Riccardo Magherini, deceduto durante un fermo in strada, la notte tra il 2 e il 3 marzo 2014.

Il legale dei volontari della Croce rossa, Massimiliano Manzo, ha evidenziato le responsabilità dei carabinieri nella morte di Magherini dicendo che i militari "Volevano fare un Tso a tutti i costi" e che "Gli dettero calci mentre era a terra ed era ammanettato", che "Rimasero a cavalcioni su di lui mentre non respirava più" e che "Fu caricata la salma su un'ambulanza perché era diventato un fatto di ordine pubblico".

"Quando i volontari arrivarono - ha ricostruito il difensore - se avessero visto un uomo a terra, senza sensi, da rianimare, non avrebbero creduto alla sua pericolosità. Invece, videro i carabinieri a cavalcioni su Riccardo Magherini per tenerlo bloccato come si fa con uno pericoloso". 

"Ci fu poi una corsa a far apparire Magherini come un mostro, uno pericoloso", "a verbalizzare in una notte quello che si verbalizza in tempi più lunghi".

Il difensore ha citato una memoria scritta nelle ore successive di uno degli imputati, deceduto successivamente, in cui affermava che "non gli fu permesso di valutare le condizioni del paziente".