Il progetto era stato già sperimentato nel 2011: l'idea è quella di far lavorare insieme i carabinieri dei Nas, con l'ispettorato del lavoro e la polizia municipale, per "cogliere in fallo" gli esercenti su uno di questi terreni: dal mancato rispetto dell'ordinanza anti alcol, alla somministrazione di bevande alcoliche ai minori, alla conservazione dei cibi.
Così si spiegano i numeri sorprendenti, negativamente, di queste prime tre settimane della fase due: 100 mila euro di infrazioni contestate ai locali, di cui 15 mila già riscosse, 10 negozi chiusi, e tali resteranno finché non si metteranno in regola, 4 denunce penali, 10 amministrative e 360 kg di merce sequestrata.
A preoccupare l'amministrazione e il sindaco Dario Nardella per primo è la notizia che molti minimarket si stanno trasformando da semplici rivenditori di alcolici in somministratori diretti. L'operazione Giglio sicuro 2 iniziata a fine aprile si concluderà a fine giugno.