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Giovanisì, 230 ragazzi a caccia di risposte

Dopo aver beneficiato dei contributi per l'ingresso nel mondo del lavoro, ora i giovani toscani chiedono un cambio di passo a Rossi e alla Regione

#labuonastrada. E' questo lo slogan scelto dai coordinatori del progetto Giovanisì per l'ultima tappa, quella fiorentina, del tour che dallo scorso aprile ha portato migliaia di ragazzi a misurarsi con il presidente della Regione Enrico Rossi sui temi delle politiche di inclusione sociali e lavorative rivolte ai giovani.

Uno slogan scelto per dare il segno che Giovanisì si trova a un punto di svolta. Dopo 4 anni di successi, oltre 400 milioni di euro investiti di cui hanno beneficiato 132.500 ragazzi circa, è il momento di guardare al futuro. E capire come migliorare un progetto che ha visto 20 mila tirocini attivati, 4.300 ragazzi "reclutati" nei servizi sociali e 400 giovani agricoltori formati e incentivati ad aprire un'attività in proprio.

Un progetto che il governatore Rossi ha confermato anche per la prossima legislatura. ""Con Giovanisì andiamo senz'altro avanti, è una cosa a cui tengo molto - ha detto il presidente -. Se rinunciassimo a questa rinunceremmo ad una delle cose migliori fatte durante la legislatura".

Per questo i ragazzi hanno chiesto al presidente Rossi di aumentare l'impegno della Regione, prevedendo, ad esempio, crediti aggiuntivi per chi ha effettuato un tirocinio nella pubblica amministrazione e deve misurarsi poi con i concorsi pubblici. Piuttosto che sbocchi occupazionali per chi ha fatto il servizio civile regionale.