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Il Sap si schiera contro il graffito di Riina

Il sindacato di polizia contro il murales che ritrae Totò Riina: ''Santi dovrebbero essere tutti i poliziotti uccisi dalla mafia, e le loro mogli"

''Massimo dissenso e sdegno'' è stato espresso, in una nota a firma di Massimo Bartoccini, segretario provinciale dal Sap, sindacato autonomo di polizia della provincia di Firenze, riguardo il murales comparso nei giorni scorsi sui muri di alcuni palazzi del centro città, con l'immagine di Totò Riina.

"La mafia a Firenze si combatte ogni giorno, magistratura e forze dell'ordine - prosegue Bartoccini - sono in prima linea alla lotta contro la criminalità organizzata, come confermano le recenti operazioni coordinate dalla Dda e della Dia della nostra città.

''Santi'' dovrebbero essere fatti tutti i poliziotti uccisi dalla mafia, e le loro mogli, che ogni giorno hanno cresciuto da sole i propri figli con i valori della giustizia e lealtà vivendo e rinnovando la memoria del padre, senza mai trasmettergli l'odio e la rabbia e far vincere la cultura della morte".

Secondo il sindacalista "non basta ignorare o fingere di ignorare la realtà per scongiurarne gli effetti negativi. Soprattutto quando si parla di mafia. Cosa nostra e le alte organizzazioni criminali vorrebbero proprio questo: che non si parlasse di loro, che li si lasciasse agire indisturbati, che non si indagasse troppo su capi, padrini e aspiranti tali, ma non glielo permetteremo".