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Premio città di Firenze alla biologa Charpentier

La biologa Emmanuelle Charpentier ha ricevuto il premio sulle Scienze Molecolari promosso dalla Fondazione Sacconi col contributo di Fondazione CRF

"Non esiste alcuna prova certa che la tecnica del taglia-incolla Dna, la Crispr, sia stata utilizzata per l'intervento di ingegneria genetica sui bambini in Cina". Lo ha affermato la biologa Emmanuelle Charpentier, arrivata a Firenze per ricevere il Premio Città di Firenze sulle Scienze Molecolari, giunto alla 15ma edizione, promosso dalla Fondazione Sacconi col contributo di Fondazione CR Firenze. 

"Come per qualsiasi tecnica di questo tipo - ha proseguito nel corso di una conferenza stampa la scienziata che ha scoperto l'innovativa tecnica di editing del genoma - esiste il rischio che essa possa essere utilizzata per progettare esseri umani. Ed è per questo che la comunità scientifica mondiale sta sentendo l'urgenza di aprire una riflessione su questo tema sul quale, a breve sarà pubblicato un documento". 

La tecnologia CRISPR-Cas9 che viene utilizzata nel campo della genetica della biologia, della biomedicina e della biotecnologia, serve a modificare in maniera precisa i geni e l'espressione dei geni: "E' come un software di editing di testi - ha aggiunto Charpentier - che è in grado di modificare le parole o addirittura le lettere all'interno delle parole e quindi il significato delle frasi. Sono molto orgogliosa di avere ricevuto questo premio perché l'Italia ha eccellenti scienziati che sono costretti a lasciare il Paese senza riuscire a tornarvi. La tecnologia che ho sviluppato è un esempio che ci dice che la scienza deve essere critica per poter introdurre delle innovazioni ed è importante che gli amministratori e i politici capiscano che è necessario investire nella scienza di base".