Attualità

Il pranzo in Comune delle confessioni religiose

A Palazzo Vecchio, per il quarto anno consecutivo, l'incontro conviviale fra il sindaco Nardella e i rappresentanti delle confessioni religiose

“Queste comunità così diverse tra di loro possono aiutare la città a crescere e ad affrontare sfide difficili, come quelle sociali e quelle legate a culture diverse. Quando Firenze è unita, inclusiva, capace di aprirsi e confrontarsi nelle differenze dimostra di essere una grande capitale”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella in occasione del tradizionale pranzo in Palazzo Vecchio con i rappresentanti delle comunità religiose fiorentine. 

“Da 4 anni – ha ricordato il sindaco Nardella - ci incontriamo con i rappresentanti delle confessioni religiose per condividere valori e lo spirito di stare insieme: la nostra città ha bisogno di dialogo e compattezza e il dialogo religioso fa parte della tradizione di Firenze”. 

Al pranzo, che si è svolto nella Sala di Lorenzo, erano presenti anche l’assessore ai rapporti con le confessioni religiose Massimo Fratini e il presidente del consiglio comunale Andrea Ceccarelli; l’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori; l’imam Izzeddin Elzir; Daniela Misul per la comunità ebraica; la pastora della Chiesa evangelica valdese Letizia Tomassone; Maria Teresa Vogel della Comunità Bahà’i; padre Nicola Papadopolos della Chiesa ortodossa greca; il pastore Filippo Alma (Istituto avventista Villa Aurora); il pastore Carmine Bianchi della Chiesa evangelica battista; la pastora Franziska Muller della Comunità evangelica luterana; il segretario generale Vittorio Sakaki dell’Istituto buddista italiano; padre Georgij Blatinskij della Chiesa ortodossa russa; padre Andrea Lazabidze della Chiesa ortodossa georgiana; il vescovo Marco Ferrini della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi; e don Volodymyr Volonshin della Chiesa Greco-cattolica ucraina.