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Il 'nuovo' salone dei Duecento

Con un allestimento dotato di impianti tecnologici di ultima generazione, la sala del Consiglio comunale entra nel percorso museale di Palazzo Vecchio

La storica sede nella Sala dei Duecento è stata completamente rinnovata con  la pedana e gli scranni riservati al Consiglio al centro della sala e nuovi impianti di illuminazione, condizionamento e sonorizzazione.

La sistemazione dell'assemblea all’inglese lascia liberi i lati e rende completamente visibili le bifore perimetrali e  i gradini contrapposti di accesso alle finestre. Nelle prossime settimane tutte le pareti della sala saranno attrezzate anche per esporre gli arazzi del Bronzino e del Pontormo con le storie di Giuseppe. I venti arazzi, commissionati da Cosimo primo de' Medici nella prima metà del Cinquecento, saranno esposti in modo permanente ma a rotazione per garantire la corretta conservazione dei tessuti che tendono a danneggiarsi dopo un certo periodo di stesura.

L'intervento di ristrutturazione, che ha visto la partecipazione di Gucci ed Ente Cassa di Risparmio come main sponsor in collaborazione con Mitsubishi, Sauter e Lamm, restituisce la Sala dei Duecento alla fruizione museale mantenendo nel contempo la storica funzione di sede del consiglio comunale, grazie alla tecnologia che ha trasformato lo spazio in una enorme teca al cui interno possono convivere persone ed opere d’arte.

“Abbiamo reso alla città di Firenze la Sala dei Duecento trasformata - ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale Caterina Biti – La presenza degli arazzi nella sala rende tutto ciò ancora più straordinario e unico. Come consiglieri comunali non possiamo che impegnarci ancora di più nella nostra azione politica per essere all’altezza di tale bellezza e della storia di questa città”.

Novità anche per quanto riguarda gli spazi dedicati alla stampa. Oltre a una postazione nella Sala per assistere direttamente ai lavori (di lato alle sedute del pubblico),  la vicina sala Macconi sarà attrezzata di schermi per la diretta video e di postazioni per i giornalisti.