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Il Gonfalone di Firenze non sarà al Gay Pride

Bocciata la mozione di Sinistra Italiana che ha chiesto di inviare una rappresentanza istituzionale alla manifestazione di Arezzo il 27 maggio

A votare no alla mozione in Consiglio comunale sono stati Forza Italia, Fratelli d'Italia e una parte del Pd. Hanno votato si, oltre a Si, Mdp, M5S, Alternativa Libera. A fronte di una maggioranza di consiglieri democratici che si è espressa per il no, due componenti del gruppo hanno invece espresso parere favorevole, uno ha optato per il non voto ed un altro non ha partecipato alla votazione. 

Il vicecapogruppo del Pd Francesca Paolieri ha motivato la scelta definendo il Gay Pride "una manifestazione non istituzionale". 

Dura la replica del capogruppo di Sinistra Italiana Tommaso Grassi: "Dal Comune è stato concesso il patrocinio ad eventi commerciali, agli yacht in palazzo Vecchio, ed a eventi che di divisivo e non istituzionale avevano moltissimo, il gonfalone ad Arezzo sarebbe stato necessario, anche per rimediare alla figuraccia dello scorso anno".

La scelta di Palazzo Vecchio ha rispolverato la memoria del recente Gay Pride ospitato dal capoluogo toscano nel 2016. Anche in quel caso il Comune di Firenze aveva detto no alla presenza del Gonfalone e al patrocinio, anche se poi il sindaco Dario Nardella, componenti della giunta e consiglieri Pd presero parte al corteo.