Cronaca

Buste di coca per saldare il conto al ristorante

Indagando su un 32 enne che viveva al di sopra delle sue possibilità, i carabinieri hanno smantellato un'organizzazione di narcos italo-albanesi

I militari hanno arrestato 7 persone, di cui 5 trasferite direttamente in carcere e altre 2 costrette ai domiciliari. Si tratterebbe, secondo l'accusa mossa dalla Dda fiorentina, dei membri di un'organizzazione di narcotrafficanti italo-albanesi che spacciavano tra Dicomano e Vicchio.

A capo dell'organizzazione ci sarebbe un 32enne proprio di Vicchio, albanese, messo sotto osservazione dai carabinieri già nel 2013. L'uomo infatti, pur essendo disoccupato, riusciva a mantenere moglie e figli e passava le sue giornate tra videopoker, aperitivi e cene. Gli investigatori hanno scoperto un caso in cui l'uomo, nel gennaio 2014, si era messo d'accordo con il titolare di un ristorante per pagargli il conto invece che in denaro, buste di cocaina.

In manette, oltre al 32 enne, sono finiti il suocero, italiano di 54 anni, due pusher albanesi e un italiano. Costretta ai domiciliari invece la moglie del capo dell'organizzazione, così come un altro piccolo spacciatore albanese. Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Gli investigatori hanno anche sequestrato un chilo di cocaina nascosto nei campi del Mugello. Le persone denunciate in tutto sono 26.