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In Consiglio comunale risuona la Marsigliese

L'inno di Francia ha aperto i lavori dell'aula a Palazzo Medici Riccardi. Nardella: la moschea di Firenze sarà un argine contro il terrorismo

Non appena le note della Marsigliese hanno smesso di saturare l'aria, i consiglieri comunali di Firenze hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo delle 129 vittime degli attentati terroristici di Parigi.

Un cerimoniale deciso dalla conferenza dei capigruppo che si è tenuta pochi minuti prima dell'inizio dei lavori dell'aula. 

"Siamo stati tutti sconvolti dalle stragi avvenute a Parigi. Il Consiglio comunale della città di Firenze - ha spiegato la presidente Caterina Biti - attraverso la riunione dei capigruppo di tutte le forze politiche, ha deciso oggi di dire forte il suo 'no' ad ogni forma di terrorismo. Un 'no' che si estende a tutti i popoli vittime di attacchi terroristici. Lo diciamo a nome di tutti i fiorentini".

Dopodiché la presidente ha voluto dedicare un minuto alle famiglie di tutte le vittime. "Ci sia permesso - ha detto Biti - rivolgere un pensiero particolare a quella di Valeria. Ci ha colpito la grande compostezza mostrata dai genitori nel reagire alla terribile notizia della sua uccisione nel teatro Bataclan".

Il sindaco Dario Nardella, dal canto suo, è voluto tornare sulla questione della realizzazione di una nuova grande moschea a Firenze. "Un centro di preghiera - ha detto Nardella -, che sia solo ed esclusivamente un luogo di preghiera non solo risponde ad un diritto fondamentale, ma anche a maggiori esigenze di sicurezza ".

Secondo il sindaco, infatti, anche a Firenze esistono "molti centri di culto improvvisati, non controllati, spesso neppure noti e in luoghi non adeguati - ha detto -: penso a strutture private, garage, sottoscala, vecchi capannoni. Non penso che questa sia la soluzione per il controllo di certi fenomeni di estremismo islamico".