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Il Comune tiene per sé il teatro del Maggio

Duro attacco delle opposizioni: "La Fondazione riceverà 40 milioni ma non la sala principale". Replica Gianassi: "La useremo solo quando sarà libera"

E' una situazione paradossale quella descritta dai consiglieri regionali d'opposizione. Tutti uniti per una volta, da Forza Italia a Firenze riparte a Sinistra, al gruppo misto alla lista Scaletti al Movimento 5 stelle. Tutti uniti per denunciare il mancato conferimento da parte di Palazzo Vecchio alla Fondazione del Maggio musicale fiorentino della sala principale del nuovo Teatro dell'Opera".

“Una Fondazione lirico sinfonica senza una sala dove poter mettere in scena le opere e le rappresentazioni da oggi non è più una barzelletta - hanno scritto i consiglieri comunali d'opposizione -: il Comune nel momento in cui in base al misterioso piano di risanamento del Maggio ha dovuto decidere quali zone conferire in diritto d’uso alla Fondazione ha deciso di inserire uffici e aree a verde esterne, ma di escludere le aree degli spettacoli. Solo con Nardella sindaco e Bianchi sovrintendente poteva accadere tutto ciò".

"Si dirà - proseguono i consiglieri - che in seguito potranno essere fatte delle convenzioni tra Comune, che rimane proprietario e possessore dei diritti sulla sale, e la Fondazione ma avremmo voluto sapere almeno quali fossero il minimo dei giorni a disposizione per il Maggio e quali le condizioni per il loro uso”.

Le opposizioni lamentano anche il fatto di non aver ancora ricevuto nel dettaglio il piano di risanamento. "Il diritto esclusivo di uso del Nuovo Teatro - hanno scritto in una nota -, o meglio della maggior parte degli spazi annessi, che andremmo a deliberare in favore della Fondazione del Maggio ha una valutazione di 40 milioni di euro proprio in virtù del suddetto piano. Peccato che il Comune stesso non ne sia in possesso, anche se Nardella già ad agosto del 2014 aveva promesso un’approvazione del Consiglio comunale entro l’ottobre dello stesso anno".

A stretto giro ecco la replica di Federico Gianassi, assessore al personale e al lavoro del Comune di Firenze. "Abbiamo consegnato alla Fondazione il nuovo Teatro dell’Opera fin da maggio 2014 - ha spiegato l'assessore  -, compresa la sala lirica prima della ripresa in consegna del vecchio teatro consentendogli di utilizzare la sala lirica e le altre sale tutte le volte che è stato necessario per prove e rappresentazioni. Per quanto riguarda l’uso futuro, il Comune utilizzerà gli spazi del nuovo teatro solo quando non saranno necessari alla attività della Fondazione".

In ogni caso, ha aggiunto Gianassi, non aver concesso il diritto d'uso alla Fondazione fino ad ora non ha compromesso la sua attività.